Come gestire una successione: la guida completa

La perdita di una persona cara è un evento doloroso che, oltre al peso emotivo, porta con sé una serie di obblighi legali e amministrativi da affrontare. Per gli eredi è fondamentale sapere come gestire la successione. In questa guida indicheremo tutti i passi da seguire per gestire correttamente la successione del patrimonio, dalle pratiche con l’Agenzia delle Entrate, alle banche e altri enti coinvolti.

1. Primi passi

a) Dichiarazione di morte

Non è mai piacevole affrontare questa situazione, e anche per questo avere una guida può essere d’aiuto. Il primo atto formale è la dichiarazione di morte, che deve essere effettuata presso il Comune dove è avvenuto il decesso. Se il decesso si verifica in ospedale o in una struttura sanitaria, sarà il personale medico a fornire la documentazione necessaria. In caso contrario, sarà il medico di famiglia o il medico legale a rilasciare il certificato di constatazione del decesso.

b) Certificato di morte

Una volta registrato il decesso presso l’Ufficio di Stato Civile del Comune, viene rilasciato il certificato di morte, un documento essenziale per avviare tutte le successive pratiche legali e amministrative.

c) Verifica della presenza di un testamento

Se il defunto ha lasciato un testamento, è necessario individuarlo. Potrebbe essere custodito presso un notaio, tra i documenti personali o registrato nel Registro Generale dei Testamenti presso il Consiglio Nazionale del Notariato. Il testamento sarà pubblicato da un notaio, che ne certificherà la validità e comunicherà il contenuto agli eredi.

2. Gestione della successione

La successione è il processo attraverso cui il patrimonio del defunto viene trasferito agli eredi. Può avvenire in due modalità:

1) Successione testamentaria: Quando è presente un testamento.

2) Successione legittima: In assenza di testamento, il patrimonio viene diviso secondo la legge.

a) Dichiarazione di successione

Gli eredi devono presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dal decesso. È un documento che attesta il trasferimento di beni mobili e immobili agli eredi e consente il calcolo delle imposte di successione.

Documenti richiesti per dichiarazione di successione:

b) Imposte di successione

Le imposte di successione variano in base al grado di parentela e al valore del patrimonio ereditato. Le aliquote sono:

 

3. Gestione di conti bancari e investimenti

a) Blocco dei conti bancari

Alla morte del titolare, i conti correnti vengono automaticamente bloccati. Nessuno, nemmeno gli eredi, può accedere ai fondi fino a quando non vengono completate le pratiche di successione.

b) Sblocco dei conti

Per ottenere lo sblocco, gli eredi devono fornire alla banca:

c) Titoli e investimenti

Se il defunto possedeva titoli, azioni o altri strumenti finanziari, è necessario contattare l’intermediario finanziario o la banca per trasferire i beni agli eredi. Anche in questo caso, è richiesta la dichiarazione di successione.

4. Proprietà immobiliari

a) Trasferimento della proprietà

Gli immobili del defunto devono essere trasferiti agli eredi tramite la dichiarazione di successione. È importante includere nella dichiarazione:

b) Voltura catastale

Dopo la registrazione della dichiarazione di successione, è obbligatorio effettuare la voltura catastale per aggiornare i dati relativi alla proprietà dell’immobile nei registri del catasto. Questo passaggio può essere effettuato online tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate o rivolgendosi a un professionista (notaio o commercialista).

c) Gestione delle spese

Gli eredi devono occuparsi delle spese relative agli immobili, tra cui:

d) Vendita degli immobili

Gli eredi possono vendere gli immobili ereditati, ma devono prima regolarizzare la proprietà con la voltura catastale e, se necessario, pagare le imposte di successione.

5. Debiti e crediti del defunto

a) Verifica dei debiti

Gli eredi ereditano non solo i beni, ma anche i debiti del defunto. Prima di accettare l’eredità, è importante verificare l’ammontare dei debiti, che possono essere:

b) Accettazione con beneficio di inventario

Se i debiti sono consistenti, è possibile accettare l’eredità con il beneficio di inventario, una procedura che limita la responsabilità degli eredi al valore dell’eredità stessa.

c) Rinuncia all’eredità

Se i debiti superano il patrimonio, gli eredi possono rinunciare all’eredità presentando una dichiarazione presso il tribunale.

6. Gestione di pensioni e TFR

a) Comunicazione all’INPS

Se il defunto percepiva una pensione, bisogna comunicare il decesso all’INPS o all’ente previdenziale. Le eventuali somme maturate e non riscosse possono essere richieste dagli eredi.

b) Pensione di reversibilità

Il coniuge superstite e, in alcuni casi, i figli a carico hanno diritto alla pensione di reversibilità. La domanda deve essere presentata all’INPS con:

c) Liquidazione del TFR

Se il defunto era un lavoratore dipendente, gli eredi possono richiedere il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) e altre spettanze al datore di lavoro.

7. Altri adempimenti importanti

a) Contratti e utenze

Gli eredi devono occuparsi delle utenze (luce, gas, acqua) intestate al defunto. Possono scegliere di:

b) Assicurazioni

Se il defunto aveva polizze assicurative, è importante verificarne il contenuto. Alcune polizze vita prevedono il pagamento di un capitale ai beneficiari indicati.

c) Comunicazioni fiscali

Oltre alla dichiarazione di successione, potrebbero essere richieste ulteriori comunicazioni, come la chiusura della partita IVA del defunto o la gestione di eventuali attività economiche.

 

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