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L'acquisto di una casa rappresenta un passo importante nella vita di molte persone, sia come investimento che come obiettivo personale. In Italia, il processo di acquisto di un immobile è regolato da una serie di normative volte a tutelare le parti coinvolte e a garantire la legalità della transazione.
Ecco perché è molto importante conoscere la normativa vigente e gli adempimenti necessari per completare l'acquisto in maniera corretta, evitando problemi legali e fiscali. In questo articolo, analizzeremo le fasi principali dell'acquisto di una casa e le norme da rispettare.
Il processo di acquisto di una casa inizia solitamente con una proposta d’acquisto, che è un documento nel quale l’acquirente manifesta la volontà di acquistare l’immobile a determinate condizioni. La proposta viene firmata dall’acquirente e presentata al venditore, spesso accompagnata dal versamento di una caparra. Se il venditore accetta la proposta, si passa alla fase successiva: il contratto preliminare, noto anche come compromesso.
Il contratto preliminare è un accordo formale che obbliga entrambe le parti alla futura stipula dell’atto di compravendita. Viene di norma redatto con l’assistenza di un notaio o di un avvocato e contiene tutte le informazioni essenziali sulla compravendita, come il prezzo, i termini di pagamento, la descrizione dell’immobile e la data di stipula del contratto definitivo (rogito).
La caparra versata può essere confirmatoria o penitenziale: nel primo caso, se una delle parti si ritira, la parte lesa può chiedere il doppio della caparra; nel secondo caso, la parte recedente perde la caparra, ma senza ulteriori sanzioni.
Il rogito notarile è l’atto finale di compravendita, ed è un passaggio obbligatorio per la validità legale dell'acquisto dell’immobile. La legge italiana richiede che l’atto venga stipulato davanti a un notaio, il quale svolge un ruolo cruciale: deve verificare che non vi siano ipoteche, pendenze o problemi legali sull’immobile, oltre a garantire la conformità urbanistica e catastale.
Il notaio ha anche il compito di raccogliere e versare le imposte dovute allo Stato, come l'imposta di registro o l'IVA, a seconda che l’immobile sia venduto da un privato o da un’impresa costruttrice. Nel rogito sono indicati tutti i dettagli della transazione, incluso il prezzo effettivamente pagato. Il notaio si occupa, infine, della registrazione dell’atto presso l'Agenzia delle Entrate e della trascrizione nei registri immobiliari per garantire l’opponibilità a terzi della compravendita.
In Italia l’acquisto di un immobile comporta il pagamento di varie imposte, che variano a seconda che si tratti di una prima casa o di una seconda casa.
L’imposta di registro è la principale tassa per chi acquista da un privato. Per la prima casa, l'imposta di registro è al 2% del valore catastale dell'immobile (non del prezzo di vendita), con un minimo di 1.000 euro. Per le seconde case, l’aliquota sale al 9%.
Se l’immobile è venduto da un’impresa costruttrice (entro 5 anni dalla fine dei lavori), invece dell’imposta di registro si paga l’IVA. L'aliquota è del 4% per la prima casa e del 10% per le altre abitazioni. Nel caso di immobili di lusso, l’IVA sale al 22%.
Ci sono poi le imposte ipotecarie e catastali, che sono delle imposte fisse per chi acquista una prima casa da privato (50 euro ciascuna), mentre per la seconda casa o per le compravendite con IVA sono generalmente pari a 200 euro ciascuna.
L’acquisto della prima casa in Italia dà diritto a significative agevolazioni fiscali, ma è necessario rispettare alcuni requisiti:
Se non si rispettano i requisiti o si vendono prima dei cinque anni l’immobile acquistato con le agevolazioni, sarà necessario restituire le imposte risparmiate, con l’aggiunta di sanzioni e interessi.
Nel caso in cui l'acquisto venga finanziato con un mutuo, gli interessi passivi sul mutuo per l’acquisto della prima casa sono detraibili nella dichiarazione dei redditi. È possibile detrarre il 19% degli interessi passivi, fino a un massimo di 4.000 euro all’anno, a condizione che l’immobile sia adibito ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto.
Alcuni istituti di credito richiedono anche un'assicurazione sul mutuo, per tutelarsi in caso di morte o incapacità lavorativa del mutuatario. Anche il premio per questa assicurazione è parzialmente detraibile.
Uno degli aspetti più importanti durante l’acquisto di una casa è verificare che l’immobile sia conforme dal punto di vista urbanistico e catastale. Prima del rogito, il venditore deve dichiarare che l'immobile è conforme ai dati catastali e urbanistici presenti nei registri. In caso di difformità, sarà necessario regolarizzare la situazione, il che può comportare spese aggiuntive o, nei casi più gravi, l'annullamento della compravendita.
Inoltre, se l'immobile è stato oggetto di lavori di ristrutturazione, è fondamentale che tutti gli interventi siano stati realizzati in conformità con le norme edilizie e che siano stati debitamente denunciati al Comune. È compito del notaio verificare la conformità urbanistica e catastale prima del rogito.
Dopo l'acquisto dell’immobile, è necessario completare alcuni adempimenti, come la voltura catastale per registrare il nuovo proprietario nei registri e il cambio di intestazione delle utenze (acqua, luce, gas).
È importante anche comunicare l'acquisto al Comune, per la corretta applicazione dell'IMU (Imposta Municipale Unica), la tassa sugli immobili che varia a seconda del comune e del tipo di immobile (prima o seconda casa).
In generale, è sempre consigliabile avvalersi di un notaio di fiducia per essere assistiti con serenità e nell’ottemperanza della normativa durante tutto il lungo e complesso iter di acquisto di una casa.
Redazione Studio Chianca