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Per prevenire il fenomeno del riciclaggio del denaro esistono molti sistemi, a livelli diversi e che prevedono professionalità diverse. Una di queste è il notaio, che ha un ruolo importantissimo di cui parleremo qui di seguito.
Innanzitutto, ricordiamo che il riciclaggio prevede che avvenga una sostituzione o trasferimento di denaro, beni o altre utilità che provengono da delitti dolosi, ovvero nel compimento di altre operazioni che ostacolino l'identificazione della loro provenienza, quando questa sia delittuosa.
Secondo la normativa in materia di antiriciclaggio, spetta al notaio provvedere all’identificazione della clientela, oltre che individuare il titolare effettivo dell’operazione e comunicare eventuali operazioni sospette.
Le operazioni sospette vengono indirizzate nello specifico a UIF, Unità di Informazione Finanziaria presso Banca d’Italia, che il notaio contatta tramite apposita segnalazione.
Il ruolo del notaio è andato definendosi nel corso degli anni, e anche il suo rapporto con la normativa antiriciclaggio si è modificato nel tempo.
Ecco le tappe principali di questo processo definitorio:
2009: viene sottoscritto a Roma un Protocollo d’Intesa tra l’Unità di Informazione Finanziaria presso la Banca d’Italia (UIF) e il Consiglio Nazionale del Notariato. Il protocollo d’intesa serve a dettare le regole dello scambio in via telematica delle segnalazioni di operazioni sospette. Si tratta di un passaggio cardine per garantire l’anonimato dei notai segnalanti.
Ha inizio il lavoro di un think tank costituito dal Gruppo Antiriciclaggio del CNN, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Unità di Informazione Finanziaria di Banca d’Italia e la Guardia di Finanza. L’obiettivo è l’elaborazione di un documento che fornisce ai notai criteri per la profilatura della clientela e indicazioni sulla procedura di segnalazione per l’antiriciclaggio.
2014: vengono presentate dal Notariato le “Linee guida in materia di adeguata verifica della clientela ai sensi dell’art. 8, comma 1, del D.Lgs 231/2007”.
2014: il CNN istituisce una rete di delegati per le attività di antiriciclaggio, responsabili della formazione dei notai in merito a questo complesso argomento.
È l’Unità d’Informazione Finanziaria (UIF) a rivelare che circa il 90% delle segnalazioni di operazioni sospette trasmesse dai professionisti provengono da notai.
Un numero del genere mette in luce non solo la concretezza del ruolo fiduciario della figura di notaio per il cittadino, ma anche il suo apporto fondamentale alla legalità.
Redazione Studio Chianca